Gioco di bimbi

La gente spesso parla di crudeltà “bestiale” dell’uomo, ma questo è terribilmente ingiusto e offensivo per le bestie: un animale non potrebbe mai essere crudele quanto un uomo, crudele in maniera così artistica e creativa.” (Fëdor Michajlovič Dostoevskij)

Che pare, ormai, gioco di bimbi ad uscita di scuola, che gioca a chi fa sputo a più distanza e ad altra celia che a dignità non dico. C’è chi dice che bomba mia è assai più grossa di bomba tua e la tiro a quando mi pare che se la tiri tu io ne tiro una ancora più grossa, che è così grossa che di tua non resta traccia nemmeno a ricordo lontano. E manco mi ricordo cosa volevo dire per costernazione di bombarda a diffusione che se uno dice no a tale schifezza passa per scemo di villaggio globale e meglio che faccio musica che questa è storia vecchia assai, e io, d’improvviso mi feci vecchio che parve che mi misi d’accordo con vecchietto ad abito bianco pure se mai mi misi a coda di sacrestia.

Faccio presente, quale nota a margine, che mi pare che nessuno disse davvero no in grande tempio di democrazia a compro bomba a più soldo che scuola e ospedale, e seppure lo disse mi fece a scompiscio da ridere che poi fece alleanza con chi disse compro altro che bomba, e di scuola faccio scuoletta, ospedale riduco al più a guardia medica che lo disse migliorissimo ed io obbedisco. E a chi venne a riso che ascoltò in illo tempore successivo scritto di cinema, dico che forse era meglio ridere poco già allora, che pure io però lo feci.

Ragazzi, ho l’impressione che ci siamo. Questo è un corpo a corpo nucleare coi russi. Sentite, ragazzi… io coi discorsi mi ci rigiro poco. Ma ho idea che giù da noi stiano combinando qualcosa di molto ma molto grosso. Poi ho anche una certa idea di quello che vi sentite dentro per quello che io vi dico in questo momento. Beh, in fin dei conti non sareste nemmeno esseri umani se il pensiero di una battaglia a colpi di bombe H non vi facesse un po’ di impressione. Ma una cosa dovete ricordarvi: la gente, giù a casa, conta su di noi, e per la miseria, noi non la deluderemo. Poi un’altra cosa… se anche questa faccenda è molto meno importante di quello che ho paura che sia, state certi che siete tutti destinati ad avere almeno una promozione o almeno qualche medaglia, quando sarà finita. E questo vale per tutti quanti, indistintamente, di qualunque razza, colore e religione sia. Beh, adesso basta chiacchiere e rimbocchiamoci le maniche.” (Maggiore T.J. “King” Kong, da Dottor Stranamore di Stanley Kubrick, 1964)

Pubblicità

28 risposte a "Gioco di bimbi"

  1. Dopo i notiziari di oggi ho un po’ l’impressione (o almeno me lo auguro) che stiano alzando il livello di paura per arrivare a una fine diplomatica della guerra, con qualche rospo ingoiato da entrami i lati e senza far perdere troppo la faccia a Usa e Nato. Speriamo.

    Piace a 3 people

  2. La Guerra è come un’energia, che più ne parli e più la pensi, e più la fai crescere… E se vuoi fermarla, parla e pensa, e costruisci pace, che è l’unico modo per soverchiare la dilagante stupidità umana. E anche lì, se vuoi battere gli stupidi, crea consapevolezza, bellezza e poesia. Ognuno ha le armi adeguate, purché non perda tempo a usarle per rendere forte il nemico. Il condizionamento è insano. È sano concentrarsi ognuno su quello che nel proprio piccolo si può fare per indebolire quest’entità malefica. Ama e pensa ad amare, che alla guerra già ci pensano i satanassi.

    Piace a 2 people

      1. I popoli hanno questa mancanza che pensano di essere poca cosa; è frutto di manipolazione anche questa. I popoli fanno invece la differenza, sempre. La Vera Storia insegna. Il potere di sconfiggere la Guerra occupandosi delle cose della Pace ce l’ha SOLO il popolo. Ed il popolo è fatto dai singoli. Noi abbiamo il potere; dobbiamo solo prima rendercene conto e poi esercitarlo; la prima parte è la più difficile, ma va fatto. Ora.

        Piace a 2 people

      2. Occorre vigilare su se stessi, innanzitutto; perché se ognuno crea un proprio mondo diverso da quello che ci viene imposto dalla manipolazione mediatica, allora ne usciremo. La consapevolezza deve essere prima del singolo; di riflesso poi sarà di tutti. Il lavoro più ostico è tenere a bada le proprie ansie, le proprie paure… i propri demoni; su questo occorre lavorare ed è oltremodo difficile in un mondo che fa di tutto per coltivare nuove ansie, nuove paure e nuovi demoni. Siamo noi il punto di luce dal quale può partire il cambiamento; ognuno di noi. Bisogna solo fare in modo di far crescere questo punto di luce che abbiamo dentro, dando spazio a ciò che lo alimenta e non a ciò che lo spegne. Tu scrivi di Arte, di Musica e di Bellezza. Scrivi Poesia, che alla Guerra ci pensano già i satanassi a dare spazio. IN questo modo stai meglio, ti illumini e contribuisci a illuminare anche altri, di riflesso. Questo va fatto. UN abbraccio.

        Piace a 2 people

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...