Radio Pirata 44 (nel segreto dell’urna)
Radio Pirata torna a numero giusto che mi pare è Quarantaquattro, dopo lunga pausa estiva che trasmissione si prese meritato riposo. E torna come non potrebbe essere altrimenti che si butta ad agone di grande e gloriosa kermesse elettorale, come mai se ne vide a precedenza di analoga per eleganza di confronto sereno e pacato. Che pare che futuro è donna, che grande selezione musicale non si sottrae a linea di tendenza di sondaggio.
Che c’è a consapevolezza di intero mondo politico che occorre risposta a cambio di clima per evidenza di scioglimento di ghiaccio di polo che polo non si riconosce più e circolo stesso di polo pare giardino tropicale. E proprio per dare risposta concreta a fatto di gravità eccezionale c’è senso di responsabilità di tutte le forze politiche che fanno a moltiplicazione di poli che non c’è più nostalgia di quello scomparso a nord quale a sud.
A taluno pare che scontro d’elezione è però sempre tra A e B, con innesto di C e talora di D, che A vince e fa omaggio a promessa mantenuta con grande atto di generosità a povero ricco che se non ha liquido di doblone e immunità – pure di gregge – poi non crea ricchezza adeguata e paese soffre. Che a finanza pubblica malmessa, si ribella dopo poco mercato e spread rimbalza, debito s’accascia esausto.









Ma risponde B che interviene a riequilibrio – con originale proposta di governo tecnico – di conti a tempo appropriato per grande senso di responsabilità, che non s’arrende a retorica e bastona su dente avanzato salario di molti, che quelli rispondono a felicità conclamata per sussiego a povero ricco che è a digrigno di gengia sana e sbiancatissima per prebenda di magnata d’autentica abbuffata. C’è rischio che erede di tale Giambattista Vico vuole diritto per saccheggio d’opera omnia d’antenato illuminato.
Pure non c’è attimo che non è a dire di grave pericolo per rincaro d’energia, che a commercio s’alza prezzo per non fallire, che è tutto a schizzare per aria di inflazione. E però non c’è alternativa che non sia a fare grande sanzione che fa malissimo a Zar che si dispiace, ma grandissimi e migliorissimi, vecchi a valigia pronta e nuovi a poltrona a sicurezza d’accomodo, con fremente, condiviso e viril senso d’amor patrio, non faranno a vengo meno a grande coalizione internazionale per fedeltà imperitura nel secolo del secolo. Ma a chi disgraziato a salario alza prezzo per sopravvivenza non è ancora a chiarezza definitiva. Mi sa che si provvede ad acquisto a rate di corda ben saponata che sarebbe meglio bonus per quello.
Che rincaro d’energia fece piccolo effetto collaterale di vantaggio per altro me a stipendio fisso e blocco d’aumento da tempo immemore, ch’egli, a residenza lontana da luogo di lavoro, si fece a raccatto informazione per costo di mezzo di trasporto a raggiungo posto per consegna a segreto d’urna di sua fattispecie di cittadinanza. Ch’egli s’avvide che quello – mezzo di trasporto, intendo – fece a schizzo elevatissimo di tariffa per colpa di zar, che consegna preferenza sofferta vale prestito ad usura o vendo ultimo oggetto di valore conclamato a compro oro a strozzo. Pare che ci sia indicazione da risorsa carente a non contribuzione a deriva vichiana e copione già scritto quale gran pezzo di cabareth.