L’analisi del voto

Non posso mica farmi a sottrazione d’analisi del voto, che di mia coscienza civica d’impegno assai sociale ve ne sarebbe poi soltanto traccia residua. Che quindi non m’astengo a siffatta valutazione che di risultato scontato val la pena di chiacchierare. Prima, che mi pare cosa assai importante, vado di musica, ma non di qualsiasi musica, ma per saluto ad ultimo grande che ci ha lasciati, che forse non era il più grande ma che a trovarne uno tra i vivi pare impresa disperata e tra i morti pure non ce n’era a bizzeffe così.

Insomma, valutazione del voto è che prescinde da risultato che pareva già scritto, ma non v’era a confronto di disfida durissima molto più di quanto non emerse da feroce dibattito elettorale tra contendenti di grande arguzia e spessore per contendimento di presidenza a nuovo mandato di Circolo della Bocciofila. Ché se c’è rischio di scoppio universale di bomba che tutto pianeta pare Hiroshima, non è a discussione come faccio a fare disinnesco, ma da quale parte pigio pulsante per spettacolo di fungo atomico. Se cambio di clima fa disastro pure a tempo di fine estate, che paeselli a placidi torrentelli paiono terre di grandi e furibondi monsoni, che montagna altissima non ha cubetto di ghiaccio per farsi un gin, se fertile pianura, motore di sviluppo, pare Patagonia di disperazione, senza manco orizzonte a sguardo libero per affanno d’assembramenti a capannone dismesso, a campagna elettorale pare tutto a scordo che mantenimento di grande trogolo non consente visione globale a smetto inquino a quanto mi pare, ché alleanza è a preservo, a prescindere, di immensa mangiatoia locale e di provincia.

S’ode a destra squillo di tromba, da sinistra risponde gran sbadiglio, che a continuo potrei per pagine e pagine. Ma io son nessuno, e tale resto, pure se, d’improvviso, mi trovai a maggioranza di paese, primo partito senza appello, in fulminante crescita ma che non va a governo, né mai ci andrà. Ma quanto mi parve inutile tutto a confronto di gesto di immensa semplicità di Hadis Najafi, che a vent’anni muore perché ebbe pretesa di farsi coda ai capelli per testa libera, metafora portentosa di pensiero che – quello sì – vola alto, a spettinare e ricomporre.

Ciao Pharoah!


35 risposte a "L’analisi del voto"

  1. La “polizia morale”, c’hanno quelli che hanno innescato le proteste!
    E i manifestanti hanno coraggio da vendere, perché non è uno scherzo finire in una gattabuia iraniana…
    “… in fulminante crescita ma che non va a governo, né mai ci andrà”: non so se intendiamo lo stesso, ma esiste una teoria, non mia, secondo la quale loro proprio NON VOGLIONO governare.

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  2. Si prevedono tempi bui per l’Italia con chi è salito al governo, 😱🤦‍♀️. Quella persona che dice di essere di centro-destro ma che, in verità è di destra anzi di estrema destra a me sta indigesta come la peperonata che si mangia a mezzanotte, anzi peggio.

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      1. 😆😆😆. Santa peperonata, per fortuna che almeno lei è buona, 😉. Anzi, meglio nasconderla: con tutto quel magna-magna che si fanno i politici c’è il rischio che facciano sparire pure la peperonata, 😱. Meglio essere previdenti, 😁.

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  3. Abbiamo problemi e nei prossimi mesi ci saranno soluzioni, sono le soluzioni che ci devono indignare. Ovunque. Sono le soluzioni che uccidono, feriscono, strappano il futuro. Il gesto di quella ragazza che si raccoglie i capelli e poi la uccidono è il bene e il male che si confrontano, noi da che parte stiamo, chiediamocelo perché c’è indifferenza che circola e avvelena il sangue.

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  4. Riascoltato tutto di Sanders, una grande perdita per me. Alcuni suoi album sono meravigliosi e ho la fortuna di avere i vinili prima stampa (eh sì, alcune volte esagero in tale ricerca). Grazie di ricordarlo.
    Per il resto, amico mio, oltre ad apprezzare il tuo stile e concordare sul contenuto, non posso dire altro che: Harvest Time, ma sempre con musica e brindisi ovviamente. 🥂

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  5. • MILES … TO GO … XXIX * IX * MCMXI … + ∞ …
    “ . . . Don’t play
    what’s there,
    play what’s
    not there … ”


    • Vonnegut •
    C’è abbastanza amore . ❤️ .
    in questo mondo per tutti,
    se le persone solo guardare . . .
    ❣️
    There is love enough . ❤️ .
    in this world for everybody,
    if people will just look . . .


    CCRhttps://tinyurl.com/ymuz8hz6https://youtu.be/nLME8a2WhGghttps://youtu.be/FDMzbobdaHI
    .https://youtube.com/playlist?list=PLqpDlawEOspPQujjHhxN2_hXpOZPLq5UN
    .https://youtube.com/results?search_query=ccr+live+royal+albert+hall+


    • Adlai E. Stevenson II •
    . . . Propongo ai miei avversari un affare:
    se smetteranno di dire bugie su di noi,
    smetterò di dire la verità su di loro …

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  7. Scusami, infervorandomi su altre cose, non mi ero accorta che avevi già dedicato tutta la musica del post a Pharoah Sanders. Mi scuse se, malgrado il grande ritardo, mi sono “sovrapposta” con un mio post su di lui.
    Vedo che anche tu ti sei dato da fare per trovare dei brani/video relativamente brevi: con lui è davvero difficile!

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  8. Il Faraone, garante dell’ordine cosmico, doveva provvedere a mantenere gli equilibri della natura e delle vicende umane secondo la volontà degli dei, che gli avevano affidato il mondo creato, con il fine di non farlo precipitare nel Caos. E dunque, improvvisiamo, proprio come faceva lui, egregiamente.

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